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COPERTINA CD

Il porcello

(Testo e musica: Franco Palumbo)


Un animale buono come questo non ci sta,
la fama sua era nota fino dall'antichità,
Apicio, immortalò nei ricettari, già nel tempo dei romani quel tripudio di bontà
il re della catena alimentare tanto buono da mangiare che i palati appagherà.

La vita sua pur breve è come quella di un pascià,
un anno tutto dedito a dormire e ad ingrassar,
ma quando inizieranno le invernate, con il freddo e le gelate, tutto questo cambierà,
il cibo che nel tempo ha consumato, finemente elaborato, tutto indietro renderà.

Di buon mattino l'acqua nel caldaio bolle già,
si inizia appena appeso le due pacche a separar,
si pranza con gli amici e coi parenti tanti i brindisi contenti che l'arrosto arriverà,
il ghiotto con la pancia non satolla con gran dose di cipolla il sanguinaccio mangerà.

Soltanto mani esperte lo potranno lavorar,
salsicce e salamini ci sapranno ricavar,
la sugna, mista col peperoncino aglio alloro e rosmarino, ventricina diverrà
prosciutti, capicolli con guanciale vanno tutti sotto sale, per poterli conservar

Il fresco di cantina saprà farli stagionar
e in tutte le vetrine si vedranno penzolar
appena arriveranno nei banchetti affettati o a cubetti l'antipasto inizierà
zampone, stinco, coppa, soppressata, la pancetta arrotolata ma che insieme di bontà.

Vestito di cotenna in un forno se ne va
con l'abito dorato e profumato ne uscirà
disteso su una tavola fumante entrerà nel ristorante o nelle feste di città
nessuno a quel trionfo generale, la porchetta di maiale, mai resistere potrà